Amicizia

Alla fermata dell’autobus ho parlato con una ragazza che abita da qualche parte vicino a casa mia, è una studentessa fuori sede. So che studia fisioterapia e che le zanzare non la prendono di mira. L’ha detto lei. Le interessa la cultura. L’ho capito io, quando mi ha chiesto che roba è il Maggio Teatino e quando le ho parlato della Settimana Mozartiana.
Tornando a piedi ho fatto il giro lungo e sono andato a prendermi due pezzi di pizza alla Ragnatela. Sono passato lungo via Papa Giovanni e sono risalito per quella stradina che dà su Via Sciucchi. Pensavo al fatto che se non mi faccio sentire io non si fa sentire nessuno dei miei “amici”.
Proprio davanti a Via Sciucchi ho incrociato Domenico in macchina insieme a un suo amico. Ho letteralmente rischiato di farmi investire attraversando la strada, e ho parlato un po’ con lui. Mi ha chiesto se avessi preso il pianoforte che eravamo andati a vedere insieme all’inizio di dicembre. Mi ha chiesto quando torniamo a Di Leonardo. Gli ho ricordato che dobbiamo anche andare a scattare foto insieme da circa tre anni. Gli ho detto che la macchina fotografica posso prestargliela io, a casa mia se c’è una cosa che non manca è l’attrezzatura fotografica.
Scendendo a casa ho pensato alla mia classe. Dovevamo riunirci almeno una volta all’anno e restare in contatto. Non ci sentiamo già più. All’unica vera cena che è stata fatta, appena un anno dopo il diploma, già mancavano dei pezzi.
C’è chi lavora, chi studia fuori, chi si è trasferito per altri motivi. C’è anche chi ha avuto un figlio.
Gli imprevisti rendono difficile restare in contatto. Ma forse di restare in contatto manca la volontà.
È fastidioso, però, che ci si senta solo quando serve qualcosa. Lo faccio anche io, ormai, perché non ricevo feedback quando cerco qualcuno “tanto per”. E allora chiamo Tizio perché sto facendo un ordine di dvd vuoti dalla Germania e magari possiamo dividere la spedizione. O mando un messaggio a Caio perché vorrei un parere su qualcosa. E Sempronio mi chiama quando ha un problema con il computer, o cose così.
Succede con tutti, comunque, non solo con gli ex compagni di scuola. Succede anche con persone che hai conosciuto altrove.
Ma è fastidioso. È molto fastidioso. Io cerco le persone per un po’, poi mi stufo perché non ne vale la pena.
Perché devo essere sempre io quello che cerca di tenere in vita un rapporto d’amicizia? Sono disposto a fare il primo passo, ma se tu non mi vieni incontro io smetto di interessarmi. È inutile. È uno spreco di energie.
Se siamo amici, perdio, dimostramelo. Fatti sentire ogni tanto. Mandami un messaggio e dimmi “tordo, che stai a fa’?”. Fammi un colpo di telefono e dimmi “vogliamo anda’ a megalò oggi?”. O sfogati se qualcosa non va, io t’ascolto.
Ma teniamo in vita l’amicizia, che è come un fiore che va innaffiato giorno per giorno. Se ti dimentichi di bagnarlo lo fai seccare. E se poi cerchi di recuperare lo anneghi.

10 Responses to Amicizia

  1. Robertina ha detto:

    Anche per me è così…
    Se non mi faccio sentire io…ciao!
    Però quando serve roberta che porta la macchina…tutti che si fanno sentire, uao!
    Cmq mi manchi stella…ti voglio bene :*

  2. ndr ha detto:

    E’ sempre così, almeno che tu non sia una strafiga alta 180 cm biona e con gli occhi azzurri. Oppure milionario.
    Che ci vuoi fa.
    Fatti la morosa, io ho fatto così 😀

  3. Mab ha detto:

    O magari no. Magari stai generalizzando. Magari non lo sai com’è che va davvero la vita di qualcuno. Magari sbaglio. Io sono una di quelli che si fa sentire solo se ha bisogno. E non la vedo grave. L’aver bisogno di qualcuno è importante, in alcune fasi della vita. Te lo dice un’incapace. Nei sentimenti, nelle relazioni, perfino con se stessa. Non dovresti buttare alle ortiche ogni cosa. Dovresti imparare a valutare. Se poi pensi che davvero valga la pena perdersi ok, ma è triste.

  4. Daniele Nicolucci ha detto:

    “Expecting everyone to bow and kiss your feet
    don’t you see respect is not a one-way street?”

    (HTF, TOT, DT 2003)

  5. Daniele Nicolucci ha detto:

    troppi acronimi, betta? 🙂
    HTF = Honor Thy Father
    TOT = Train of Thought
    DT = Dream Theater

    HTF, TOT, DT 2003 = brano “Honor Thy Father” dall’album “Train of Thought” dei Dream Theater uscito nel 2003

  6. ica ha detto:

    ciao devo essere sincera è capitato anche a me!!!!!L’unica soluzione è quella di avere una persona vicino come la fidanzata perchè solo cosi ti troverai bene, xchè alla fine l’AMICIZIA NN ESISTE e mettitelo bene in testa!!!!!!!!!!!!!!

  7. Daniele Nicolucci ha detto:

    ica: e se non esistesse neppure l’amore?

  8. Maramao ha detto:

    Magari bisognerebbe avere la forza di scelte coraggiose. Magari bisognerebbe rispondere nei fatti e non nelle parole. Magari bisgnerebbe davvero parlare di meno e fare di più. Bisognerebbe imparare a valutare. Poi se uno pensa che le cose le risolvi con una frasettina ad effetto va bene. Ma è retorico.

    P.s. – Tieni botta, Daniè. 😉

  9. […] Su FDC ho scritto un post sull’amicizia. Potete leggerlo qui, se vi interessa. […]

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